A proposito di Match Point di Woody Allen (2014)

Quando il cinema racconta il reale: il caso di Match Point di Woody Allen 

Chi disse: "Preferisco avere fortuna che talento" percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita.

Il regista statunitense Woody Allen, astuto giocatore e abile comico e sceneggiatore, fa dire al protagonista di una delle sue recenti e fortunate pellicole, Match Point, che il sottile margine che separa una vittoria da una sconfitta è determinato da un colpo che lambisce la rete. In questo colpo la palla può rimbalzare in avanti o tornare indietro. Si vince o si perde. Le probabilità di vincere nel gioco sono sempre variabili e vincolate alla posta in gioco e all’attitudine con cui ci si siede, così si è sempre detto. Vincere o perdere per molti non ha importanza, quello che conta maggiormente è il gioco, il divertimento, l’adrenalina che il nostro corpo produce, come in un colpo di dadi, come se la vita fosse un’eterna montagna russa, un giro alle giostre perpetuo.

Il giocatore vive nel fatalismo ed è in quel preciso istante, mentre fa la sua puntata o scambia le carte che si concretizza la fortuna, l’essere professionisti e il saper stare seduti al tavolo. Come con un casinò digitale, dove potete fare il vostro gioco, rischiando tutto il monte, o semplicemente passando qualche minuto di svago e relax, mentre state lavorando, studiando o preparando un esame universitario tosto e fondamentale.

Qualcuno in ambiente accademico ha detto che Dio non gioca a dadi con l’universo e per molto tempo si è pensato che questa frase si potesse riferire anche ad un croupier di Las Vegas. Cosa c'entra tutto ciò con un blog che parla di calcio, tifo, pronostici e scommesse sportive?

Woody Allen ha più volte reso omaggio a uno dei suoi più grandi ispiratori: lo scrittore e filosofo russo, Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Nel corso della sua sterminata filmografia, ha disseminato omaggi, citazioni più o meno dirette all'opera di Dostoevskij. Proprio come con uno dei suoi lavori più riusciti, Crimini e misfatti del 1989, in Match Point l'omaggio a Delitto e castigo, appare evidente e funzionale al racconto drammatico che vede come protagonista un ex-asso del tennis, Chris Wilton.

Flashforward. Come disse Steve Jobs nel suo celebre discorso ai neolaureati di Stanford: “Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione.”

Nella vita quello che più conta è il merito, e la fortuna premia sempre chi ha merito, costanza e dedizione. La vita è un dono prezioso che non va sprecato, ma guadagnato, giorno dopo giorno, prova dopo prova, con impegno e serietà. Questo concetto vale per ogni tipo di competizione, in ambito sportivo, ma si può estendere ad altri campi e settori di appartenenza, scrittura creativa inclusa.


Dario Greco, Febbre a 90°

(Testo del 2014) 

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